Storia di Cupido

                                                         STORIA DI CUPIDO

Cupido è la divinità romana che corrisponde ad Eros nella mitologia greca. In origine Eros era considerato la personificazione dell’armonia e della potenza creativa dell’universo, figlio del Caos, l’abisso da cui ogni cosa era nata. Successivamente viene descritto come un affascinante fanciullo (Bramosia) ed Imero (Desiderio).

Più tardi viene poi avvicinato ad Afrodite (Venere per i romani), dea della Bellezza e dell’Amore, a cui viene attribuito il ruolo di madre e in alcuni casi di sorella. Per quanto riguarda la paternità alcune leggende la attribuiscono al deforme Efesto (Vulcano per i romani), dio del fuoco, a cui Zeus (Giove) aveva dato in sposa Afrodite (Venere), e dalla cui unione era nato pure Anteros (dio dell’amore ricambiato); altre leggende invece attribuiscono la paternità ad Ares (Marte per i romani), dio della guerra ed amante di Afrodite, con la quale ebbe diversi figli tra cui, oltre ad Eros (dio dell’Amore) e ad Anteros (dio dell’Amore ricambiato), Armonia, Fobo (lo Spavento) e Deimos (la Paura).

Quando Cupido nacque Giove intuì subito i guai che avrebbe potuto combinare e cercò di convincere la madre a sopprimerlo, ma Venere per salvarlo decise di farlo allevare di nascosto nei boschi. Cupido viene visto come un giovane fanciullo alato munito di arco e frecce, chi viene colpito da questi dardi si innamora immediatamente della persona più prossima, ciò crea spesso vicende tragiche di amori impossibili, anche per questo Cupido viene considerato come un bambino dispettoso che si diverte a far nascere amori improbabili, anche tra gli dei dell’Olimpo.

Un giorno però anche lui si innamorerà, ciò è narrato dallo scrittore latino Apuleio nell’Asino d’oro, la storia racconta che Venere invidiosa della bellezza di una giovane mortale di nome Psiche, chiede al figlio di farla innamorare di un essere orribile. Nel frattempo il padre di Psiche preoccupato per la sorte della figlia che pur se ammirata da tutti per la sua straordinaria bellezza non ha trovato ancora qualcuno disposto a chiederne la mano, temendo una maledizione chiede consiglio all’oracolo di Apollo il quale gli rivela la tremenda verità: dovrà abbandonare la figlia ad un mostro malvagio, che molestia tutti e persino Giove ne è spaventato. Colpito dalla bellezza di Psiche, Cupido decide di volerla possedere segretamente, la fa portare in un palazzo incantato e le impone di non guardarlo mai.

Qui la possiede senza farsi vedere, ma dopo qualche tempo Psiche si fa coraggio e decide di scoprire come è fatto quel suo amante. Lo scopre quando lui è addormentato e si ferisce accidentalmente con una delle sue frecce, altrettanto inavvertitamente lo ustiona con la sua stessa torcia che lei ha utilizzato per illuminarlo, da ciò nasce il loro amore reciproco.

Cupido decide però di abbandonarla ed ustionato si rifugia a casa della madre, la quale scoperto ciò che è successo decide di imprigionarlo. Intanto Psiche cerca ovunque il suo amato e giunge infine al palazzo di Venere che la tiene come schiava e la sottopone alle più crudeli e impossibili prove: quella dei semi (separare, raggruppandoli secondo la loro specie, enormi mucchi di semi tutti mischiati); quella dell’oro (procurare la lana d’oro di alcuni arieti assai feroci); quella dell’acqua (riempire un’anfora con l’acqua sacra di una montagna irraggiungibile); quella del vaso della bellezza (scendere agli inferi e farsi dare un po’ della sua “oscura” bellezza da Persefone); aiutata dalla Natura (formiche, pianta di canna, aquila e torre), Psiche riesce nelle quattro prove, ma poi, disobbedendo agli ordini di Persefone, apre il vaso della bellezza e si addormenta di un sonno letale… intanto però Cupido, liberatosi dalla sua prigione, soccorre la sua amata e, ottenuta da Giove l’immortalità per la sua Sposa, viene unito per sempre a Psiche. Dalla loro unione nasce Voluttà.

cartomanti cupido le originali